Guerra in Ucraina - Riflessioni di Aprile 2022

Ormai è passato oltre un mese da quando il conflitto in Ucraina è iniziato. 

Non saprei nemmeno se considerarlo un conflitto, oppure un'invasione, fatto sta che ci sono solo due Paesi che stanno perdendo, ossia l'Ucraina e l'UE.

Una guerra che è praticamente voluta da anni dagli Stati Uniti, i quali, dall'accordo di Minsk hanno iniziato a finanziare l'esercito ucraino con diversi miliardi di dollari per renderlo adeguato ai tempi e per farlo entrare nella Nato. 

A questa politica imperialistica americana si aggiunge anche l'espansione della Nato ad est con "l'annessione" di altri Paesi europei ex URSS ad esclusione della Bielorussia. 

Da non dimenticare anche il burattino Zelensky, che da attore di una serie televisiva di Netflix (???) ha iniziato a creare la sua campagna elettorale, portando il qualunquismo, il modernismo e il - suo - benessere occidentale come standard della vita.

Sono tutti elementi che ricordano, a chi ha studiato un po' di storia, il modo di fare politica estera in sud America da parte degli Stati Uniti negli anni 60-70 e la guerra in Vietnam. 

Il suo modo, anche trasparente, di comprare politici ed esportare la democrazia (serie televisive incluse) hanno sempre portato ad un conflitto.

 

Esportare in questo modo la democrazia e lo standard di un malato capitalismo ha portato sempre ad una guerra.

 

A questo si aggiunge naturalmente anche il dittatore Putin che ha più volte cambiato la Costituzione della Russia per rimanere al potere e per tenere il controllo della corruzione, ormai istituzionalizzata e diventata un'altra forma di standard del capitalismo russo.

Un conflitto quindi cercato dalle due potenze, soprattutto dagli Stati Uniti, che sta mettendo in grande crisi l'UE che per anni ha convissuto e subìto la politica russa energetica e, naturalmente l'Ucraina. Un Paese, quest'ultimo, che sta vivendo una diaspora, dove migliaia di persone stanno tutti i giorni scappando in Europa per sopravvivere a questa guerra, mentre gli uomini (mariti, figli, padri e fratelli) rimangono a difendere il loro Paese per quel poco che rimane. 

 

Un'interessante riflessione che dedicherò un post è legata alla partecipazione politica della popolazione e alla semplicità di manipolare le persone al fine di conquistare la vittoria elettorale.