Taglio numero Parlamentari - Referendum

Sta entrando nel vivo la discussione sul Referendum Costituzionale relativo al taglio del numero dei parlamentari; legge che è stata approvata lo scorso anno dal Parlamento dalla maggioranza, incluso anche il Partito Democratico.

Il Referendum è conseguenza della raccolta di diverse firme di alcuni parlamentari, che erano contrari a tale modifica. Un taglio, che, secondo il loro punto di vista, non permetterebbe ai cittadini italiani di essere rappresentati in modo adeguato in al Parlamento e, soprattutto, una riforma costituzionale di natura populista senza un vero disegno che permetta di modernizzare il Paese.

 

Come dare torto a tali osservazioni, soprattutto sul fatto che si tratta veramente di una riforma priva di struttura, interessata soltanto a far pubblicità ai partiti populisti, che con lo slogan di tagliare i costi della politica in realtà non faranno, con tale taglio, risparmiare alcunché.

 

Si tratta di una modifica della Costituzione per prendere qualche voto in più e per nascondere la realtà, ossia che il M5S è un partito privo di un programma serio e credibile, per non dire che ha l'obiettivo, come tutti gli altri partiti, di rimanere fisso alla poltrona.

Fatto sta che il Partito Democratico ha votato lo scorso anno a favore della Riforma Costituzionale, in quanto accordo per costituire il Governo Conte Bis, e, secondo me, i parlamentari del PD devono rimanere coerenti con le decisioni prese lo scorso anno.

Si tratterebbe di coerenza e di dignità politica, proprio perché hanno votato sia in Assemblea Nazionale sia nelle rispettive Camere a favore di questa modifica, giusta o sbagliata che fosse.

 

Se poi vogliamo andare a paragonare il numero dei parlamentari italiani con quello degli altri Paesi europei si può vedere che in Italia c'è veramente un elevato numero di Parlamentari.

Ovviamente si tratta di un ragionamento di tipo quantitativo e non qualitativo, del resto quasi impossibile farlo nel nostro Paese un ragionamento di tipo qualitativo sui membri del Parlamento....

 

 

Francia
Popolazione: 68.303.234
Assemblea nazionale: 577
Senato: 346 e sono eletti da grandi elettori
Rapporto: 1/118K abitanti
 
Germania
Popolazione: 82.366.300
Bundestag: 709
Bundesrat: 69
Rapporto: 1/116K abitanti
 
Spagna
Popolazione: 47.100.396
Congresso dei Deputati: 350
Senato: 265
Rapporto: 1/76K abitanti
 
Italia (Prima del Referendum)
Popolazione: 60.238.522
Camera dei Deputati: 630
Senato: 320
Rapporto: 1/63K abitanti
Italia (dopo il Referendum)
Camera dei Deputati: 400
Senato: 200
Rapporto: 1/100K abitanti

Inoltre anche se si tratta di una modifica della Costituzione priva di un vero progetto di riforma complessiva dello Stato, secondo me, è sempre migliore della Riforma di Renzi, che prevedeva un cambiamento troppo radicale dello Stato con una forte riduzione del concetto di democrazia popolare.  

Molti comunque del PD, e di Italia Viva, che erano ai tempi favorevoli alla eliminazione del Senato per ragioni anche di tipo economico, ossia risparmio di qualche euro, oggi non vedono in questa riduzione dei parlamentari e dei relativi costi alcun vantaggio.

Per quanto riguarda invece gli italiani all'Estero, credo che la riduzione prevista da questa riforma non incide sulla rappresentatività nel Parlamento italiano e non vedo alcun rischio, proprio perché non vedo nemmeno ad oggi alcun vantaggio avere dei rappresentanti all'estero.

Il discorso degli italiani all'estero è molto più ampio e magari ne dedicherò un post in un secondo momento.

Quindi riassumendo:

  • ritengo doveroso per il Partito Democratico essere coerente con gli accordi presi e con quanto hanno votato in Parlamento;
  • ci sarà un adeguamento dei rappresentati in Parlamento simile a quello di altri Paesi europei, anche se manteniamo ancora il bicameralismo
  • nessun rischio per gli italiani all'estero
  • nessun rischio legato ad una scarsa rappresentatività degli italiani in Parlamento e nemmeno maggior potere della leadership dei partiti, rispetto ad adesso, 

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