Dopo un anno dalla loro scadenza naturale sono state indette le elezioni dei Comites nel mondo.
Intanto premetto che l'Istituzione di per sé sarebbe molto utile e valida per la comunità degli italiani all'etero, ma guardando i fatti, ossia quanto è stato fatto finora, e dal numero di persone che hanno votato persino alle scorse elezioni, qualche osservazione, per non dire critica, ci sarebbe da fare.
In questo post mi concentro sul risultato e sul livello di partecipazione degli italiani, due punti che denotano chiaramente che c'è un problema, almeno guardando i risultati e la visibilità, che hanno avuto i Comites sulla comunità italiana.
Come appena indicato i problemi che hanno portato ad un così scarso risultato, secondo me, sono da legare a fattori esogeni, che sono prevalentemente legati alla scarsa partecipazione degli italiani alla vita politica istituzionale e che quindi non conoscono nemmeno cosa sia il Comites.
In questa categoria rientrano anche molti connazionali che non vogliono avere contatti, oppure li hanno molto limitati, con altri italiani e preferiscono vivere la realtà internazionale invece di ghettizzarsi.
Poi ci sono i fattori endogeni e questi sono legati agli stessi Comites, quindi alle persone che ne hanno fatto parte e alle iniziative che sono state promosse/fatte nel corso degli anni.
Ci sono molte realtà consolari che hanno gli stessi rappresentanti per oltre un mandato, che in questo caso vuol dire da 19 anni circa, e che hanno usato l'Istituzione Comites più per se stessi che per la comunità.
E' chiaro che in questa situazione il numero di persone coinvolte e interessate alle iniziative erano incredibilmente limitate e tale comportamento ha portato sempre ad un distaccamento degli italiani alle Istituzioni.
E' possibile migliorare questa situazione ed evitare un altro disastro alle prossime elezioni?
oppure ha ancora senso avere i Comites in una realtà internazionale, la quale è cambiata radicalmente rispetto a quando sono stati istituiti?