Mio coinvolgimento ai Comites

Colgo l'occasione di chiarire il mio coinvolgimento in una lista dei Comites (Destinazione Insieme), le cui elezioni sono previste per Dicembre.

Praticamente nel mese di settembre l'amica Daniela mi ha chiesto se fossi interessato a far parte di una lista, che avrebbe costituito insieme ad altre persone.

Le elezioni dei Comites, se ricordo bene, sono state indette il 3 settembre, quindi ci sarebbe stato poco tempo per organizzare una lista e per partecipare alle lezioni in modo anche indipendente, ossia con una lista creata da me. 

Inoltre ho sempre avuto dei dubbi e scarsa conoscenza del ruolo e delle funzioni dei Comites e, un impegno in prima persona, sarebbe stato impossibile a causa dei vari impegni professionali e non. 

 

Sono diverse le ragioni che mi hanno spinto ad accettare di partecipare a questa lista. Come prima cosa direi una specie di senso civico o, meglio dire, un senso di dovere nel sostenere un'Istituzione pubblica italiana.

Inoltre ero motivato anche dal fatto che i Comites stanno vivendo una crisi da diversi anni e ci sono diverse critiche nei loro confronti, quindi ho pensato che potesse essere utile nel sostenere, nel conoscere e nell'aiutare a farli crescere.

Inoltre la lista è composta da persone di alto profilo, con ottime idee e proposte per la comunità italiana. Ho conosciuto Infatti diverse persone dello stesso pensiero politico e alcune conoscevo già prima Grazie all'ANPI;  .

Infine ero interessato anche di proporre i nostri progetti come Italiani in Europa e sicuramente essere all'interno oppure fuori dal Comites, ma con buoni contatti tra gli eletti avrebbe potuto aiutare a portare avanti i nostri progetti, i quali mettono veramente al centro la comunità degli italiani all'estero.

L'esperienza, fino a questo momento, è molto interessante, ma stanno venendo fuori tutti i limiti e i problemi strutturali degli stessi Comites. Mi riferisco alla modalità di sottoscrizione delle liste, alla modalità di iscrizione al voto, il cosiddetto diritto di opzione, e la anche la stessa campagna elettorale soprattutto in un momento un po' particolare come questo che stiamo vivendo ossia pandemia Covid .

La sottoscrizione delle liste, è legata praticamente ai propri contatti personali, ossia ad amici e ad amiche dei candidati; questo direi che è abbastanza normale o meglio dire non vedo nulla di strano.

Invece la modalità di iscrizione al voto dimostra tutti i limiti di una legge fatta proprio per "distruggere" i Comites.

Praticamente l'iscrizione al voto può essere fatta in modo diverso, ma in tutti i casi bisogna rilasciare una copia di un proprio documento di identità, ossia il cittadino deve lasciare una copia cartacea o in formato digitale insieme al modulo di iscrizione al voto alla persona di fiducia che lo consegna sua volta al consolato oppure lo invia via email al consolato oppure può fare l'upload sul portale Fast.it .

Ad esclusione dell'ultimo caso, dove però veramente una minoranza ne ha fatto uso, le altre due modalità solo a mio parere contro qualsiasi logica razionale a riguardo la protezione dei dati personali. Dare in giro, anche a persone di fiducia, copia dei propri documenti, addirittura in formato digitale via WhatsApp, è veramente una follia e suppongo che solo l'Italia, Ministero degli Esteri, abbia previsto una cosa del genere.

Quindi è stata un'opportunità che ho voluto sfruttare per contribuire alla crescita e al supporto della comunità italiana e per avere ulteriore esperienza e conoscenza per poi, magari un giorno, cambiare o proporre di cambiare delle regole che non funzionano.