La crisi di Zingaretti

Qualche giorno fa il Segretario Zingaretti si è dimesso e le sue motiviazioni sono più che accettabili. Si è stancato di innumerevoli critiche da parte di poltronisti all'interno del Partito Democratico.

Sono tutti bravi a criticare, ma nessun politicante, anche all'interno del gruppo dirigente del PD, ha realizzato qualcosa di concreto nella loro vita politica e professionale.

E' questo il principale problema del PD e del nostro Paese in generale, tante persone che parlano soltanto senza concretizzare nulla.

Tutti bravi a fare commenti sui social per qualsiasi cosa, anzichè lavorare in squadra per raggiungere l'obiettivo comune, ossia il beneserre del nostro Paese.

Tutti alla ricerca di visibilità, di una poltrona e fare leader di correnti interne al Partito senza però aver mai fatto crescere il partito stesso o la sua corrente.

Per esempio le nomine dei Ministri nel Governo Draghi.

Sono stati scelti 3 uomini, e subito tutti a criticare e rimettere in discussione le quote rosa, ma NESSUNO ha fatto una controproposta costruttiva con nomi di possibili donne Ministro all'altezza di un ruolo da Ministro.

Nessuno ha parlato delle competenze delle donne che non sono state scelte, e nessuno ha voluto ascoltare e capire la strategia di nomine dei Ministri e sottosegretari all'interno di un Governo misto.

Credo che Zingaretti sia abbia le competenze e capacità di fare il Segretario e non vedo altre persone all'interno del nostro Partito in grado di fare un buon lavoro, mettendo al primo posto la serietà e professionalità. Ha cercato in questi due anni di definire una strategia di alleanze e di ricerca di persone in grado di realizzare il programma del PD a livello locale e nazionale.

Una persona che non fa selfie e che non vive attaccato ai social network, ma che lavora concretamente, come del resto è riuscito a fare in Regione Lazio, dove ha rimesso in piedi la sanità regionale che era stata commissionata.