Rientro Cervelli in fuga

La Legge di Bilancio 2021 prevede una proroga delle agevolazioni fiscali per gli italiani che sono andati all'Estero e che vogliono rientrare in Italia.

A prescindere dal concetto che è sbagliato prevedere il rientro dei "Cervelli in fuga", ma l'ideale sarebbe di "reclutamento dei Cervelli", si tratta di un'opportunità per molti connazionali di tornare dalla mamma....

Comma 50

(Incentivi fiscali per il rientro in Italia dei lavoratori altamente qualificati)

 

Il comma 50, inserito durante l’esame parlamentare, consente di usufruire dell’allungamento temporale del regime fiscale agevolato dei cd.lavoratori impatriati anche ai soggettiche hanno trasferito la residenza in Italia prima dell'anno 2020 e che, alla data del 31 dicembre 2019, risultano beneficiari del regime di favore ordinarioprevisto per i cd. lavoratori impatriati.

Essi possono optare per l’estensioneper cinque periodi d’imposta del predetto regime di favore, alle condizioni di legge, previo versamentodi un importo pari al dieci o al cinque per cento dei redditi agevolati, secondo il numero di figli minori e in base alla proprietà di un immobile in Italia. Si chiarisce che tali norme non si applicano agli sportivi professionisti

Tale articolo si riferisce alla legge del 2015 e 2019 che in sostanza prevedono una agevolazione fiscale temporaneaai lavoratori che, non essendo stati residenti in Italia nei cinque periodi di imposta precedenti e impegnandosi a permanere in Italia per almeno due anni, trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato.

 

Per questi soggetti il reddito di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotto concorre alla formazione del reddito complessivo IRPEF nella misura del cinquanta per cento del proprio ammontare.

 

Per i lavoratori dipendenti, si richiede che l’attività lavorativa sia prestata prevalentemente nel territorio italianoesiasvolta presso un’impresa residente nel territorio dello Stato in forza di un rapporto di lavoro instaurato con questa o con società che direttamente o indirettamente controllano la medesima impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa. Detti lavoratori devono inoltre rivestire ruoli direttivi ovvero essere in possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.

 

Per i lavoratori autonomi non si richiede la presenza di un rapporto di lavoro con un’impresa residente, né lo svolgimento di ruoli direttivi o il possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.