Regali alle Università private

Trovo molto interessante di come lo Stato, al posto di investire nella scuola e Università pubblica, destina così tante risorse, la cui fonte è debito pubblico, alle Università private.

E' un chiaro esempio di come, anche il Parlamento ha dovuto regalare soldi pubblici a enti dove molti "professoroni" hanno la cattedra e per tener buoni baroni universitari che potrebbero aver delle critiche nei confronti del Governo.

Comma 521(Interventi a sostegno delle università del Mezzogiorno)

Il comma 521, introdotto durante l’esame alla Camera, destina risorse al sostegno finanziario delle università, statali e non statali, del Mezzogiorno. Nello specifico, dispone che, a fini di adeguato sostegno finanziario delle università non statali del Mezzogiorno, con particolare riferimento alla mitigazione degli effetti della crisi economica derivante dall’emergenza da COVID-19:

  • nello stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca è istituito il Fondo perequativo a sostegno delle università non statali legalmente riconosciute del Mezzogiorno, con una dotazione di € 5 mln per il 2021;
  • il Fondo per il finanziamento ordinario delle università statali (FFO) è incrementato, per il 2021, di € 3 mln, da destinare alle università del Mezzogiorno con un numero di iscritti minore di 20.000.

I criteri di ripartizionedelle risorse devono essere definiti con decretodel Ministro dell’università e della ricerca, da adottare entro 60 giornidalla data di entrata in vigore della legge. Parallelamente a quanto disposto per le università statali, per le università non statalisi valuti l’opportunità di incrementare ulteriormente l’autorizzazione di spesa sulla quale interviene il comma 520 deltesto in commento – vincolando l’incremento alla specifica finalità –piuttosto che costituire un nuovo Fondo.

Il comma 520, non modificato durante l’esame alla Camera, incrementa di € 30 mln per il 2021 le risorse destinate ai contributi a favore delle università non statali legalmente riconosciute.

A tal fine,fa riferimento aicontributi di cui all’art.2 della L. 243/1991.L’art. 2 della L. 243/1991ha disposto che lo Stato concede contributi alle università e agli istituti superiori non statali legalmente riconosciutiche abbiano ottenuto l'autorizzazione a rilasciare titoli di studio universitario aventi valore legale (quila pagina dedicata del sito del MUR). Le relative risorse sono allocate sul cap. 1692 dello stato di previsione del MUR. Da ultimo, i criteri di riparto di tali risorse sono stati definiti, per il 2019, con DM 1174 del 23 dicembre 2019. Qui il quadro generale di assegnazione delle risorse.La relazione illustrativaall’A.C. 2790 faceva presente che l’incremento è corrisposto in rapporto alle risorse aggiuntive stanziate per il sistema universitario statale, al fine di contrastare la crisi economica derivante dalla situazione emergenziale in atto, in modo da non tralasciare il dovuto sostegno alle università non statali. Si ricorda che uno specifico Fondo a sostegno delle università non statali del Mezzogiorno è istituito dal successivo comma 3-bis.Infine,per completezza, si ricorda che alle università nonstatali legalmente riconosciuteè stata destinata parte delle risorse del Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca (vigilati dal MUR), istituito per il 2020 dall’art. 100, co. 1, del D.L. 18/2020 (L. 27/2020), di cui l’art. 89, co. 6, del disegno di legge in esame prevede la stabilizzazione a decorrere dal 2021