Finanziamenti per la gestione dello SPID

Parto dal pressupposto che il concetto elaborato con lo SPID  è sbagliato per una serie di ragioni che sono indicate in un post dedicato.

Qui il punto è che sono concessi soldi pubblici ad aziende private che gestiscono dati privati dopo che hanno dimostrato di non essere all'altezza del servizio.

Infatti dopo la pessima figura legata alla richiesta del Bonus mobilità e altri click day eventi, il Governo, attraverso la Legge di Bilancio, sta stanziando (regalando) 1 milione di euro alle aziende private per garantire il loro funzionamento.

Trovo a dir poco assurdo che lo Stato regali soldi pubblici per colmare un'inefficienza. Se le aziende private, quotate anche in Borsa, non sono in grado di fornire un servizio, dovrebbero loro investire e al massimo risarcire lo Stato per il disservizio.

Articolo 1, comma 622

(Indennità di architettura e di gestione operativa dello SPID)

Introdotto dalla Camera dei deputati, dispone la corresponsione ai gestori del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID) di una indennità di architettura e di gestione operativa del sistema nel limite massimo di spesa di 1 milione per l’anno 2021.

La disposizione mira alla sostenibilità tecnico ed economica del Sistema Pubblico per la Gestione delle Identità Digitali (SPID), per dare attuazione dell’articolo24, comma4, del decreto-legge n. 76del 2020 (cd. 'decreto semplificazioni'), onde far fronte ad un incremento

significativo del numero medio di accessi al minuto secondo al sistema (si ricorda che in base aquella disposizione del decreto-legge n. 76,le pubbliche amministrazioni dal 28 febbraio 2021 hanno divieto di rilasciare o rinnovare credenziali per l'identificazione e l'accesso dei cittadini ai propri servizi in rete, diverse da SPID, carta d'identità elettronica o carta nazionale dei servizi).