Non può passare inosservato il risultato del Referendum sulla riduzione dei parlamentari nella Circoscrizione Estero. Assolutamente basso, non come i costi per far votare gli italiani sparsi per il Mondo.
Vivo da quasi 10 anni all'Estero e mi sono fatto un'idea di come siano interessati gli italiani alla vita politica italiana e che tipo di italiani ci sono.
Come prima cosa bisogna distingure gli italiani che vivono all'Estero e coloro che non sono mai stati in Italia da generazioni, ma che per una legge più che discutibile hanno la cittadinaza italiana.
Tra i primi bisogna distinguere chi vive all'Estero da qualche anno oppure solo qualche mese, e chi da 20-30 anni o più .
E' chiaro che chi vive qualche mese all'estero ha diritto di votare e molto probabilmente è anche interessato a votare, ma chi vive da decenni fuori dall'Italia, ad esclusione di qualche eccezzione, che interesse può avere nell'influenzare le dinamiche politiche ? e soprattutto che fiducia può avere ancora nella politica?
All'estero hanno votato il 23% circa, che vuol dire che 77 % di schede che sono state prodotte e inviate sono andate nel cestino.
Uno spreco incredibile di denaro pubblico per produrre le schede e per inviarle.
Guardando i risultati in Germania, dove hanno votato all'incirca il 23% , il risultato è molto chiaro.
La stragrande maggioranza degli italiani che hanno votato in Germania hanno deciso per ridurre i parlamentari, inclusi anche i rappresentanti nella Circoscrizione Estero.
Cosa può esser dovuto questa "simpatia" per i parlamentari all'Estero?
Le ragioni possono essere diverse. Sicuramente disaffezzione nei confronti dei politici, che anche all'estero gli italiani hanno voluto "punire" la casta.
E poi anche dall'operato dei rappresentanti all'estero, che, molto probabilmente, sono molto distanti dagli italiani sul territorio.
Sicuramente un territorio vasto a loro assegnato e che dopo il Referendum sarà ancora più difficile a rappresentare gli italiani.
Un 84% che dovrebbe far riflettere anche su un altro punto, ossia ha veramente senso che ci siano dei rappresentanti parlamentari all'Estero, e in questo caso in Germania (UE)?
Servono veramente dei parlamentari italiani a rappresentare gli italiani nella Circoscrizione Estero/Germania?
e cosa fanno questi parlamentari per gli italiani?
Il diritto di voto è giusto che rimanga anche dopo diversi anni di residenza all'estero?
Domande più che lecite e che molti connazionali si sono fatti in questi giorni prima di votare o di astenersi.
Personalmente in questi anni ho iniziato a dubitare sul senso di avere rappresentanti all'estero e sulla richiesta di cittadinanza e di votare il Parlamento locale anzichè quello italiano.
Dubbi e domande che non ho ancora una risposta, ma sicuramente questo referendum deve essere il punto di partenza per una discussione su come costruire la rapresentanza degli italiani, sulla cittadinanza e sul diritto di voto per chi risiede a lungo all'estero.