Duplice faziosità dell'Espresso

Questa settimana l'Espresso ha, secondo me, sbagliato due volte pubblicando l'ennesimo articolo sul Referendum promuovendo il NO e dedicando la copertina a Elly Schlein.

Intanto non condivido il modo fazioso del settimanale riguardo il Referendum; posso capire l'intenzione di fare informazione, ma dopo diverse settimane non si può più dire che L'Espresso stia facendo informazione presentando opinioni e fatti diversi, bensì sta facendo propaganda politica verso una area estrema e miope, che non riguarda solo il Referendum.

Inoltre promuovere il NO con Schlein, spacciandola, come fanno purtroppo in molti, come rappresentante di una certa sinistra è altrettanto sbagliato per non dire falso.

Poi se uno legge l'articolo a lei dedicata capisce che si tratta soltanto di pubblicità nei suo confronti, e viene presentata come la paladina della sinistra moderna, che non è, in quanto è una borghese benestante idealista, apprezzata da altrettanti borghesi e sinistroidi che non hanno cultura politica.

 

Trovo più corretta la Boschi, che da borghese benestante, fa la borghese benestante senza mentire e senza nemmeno prendendo i consensi di una realtà di sinistra che vuole come prima cosa l'onesta intellettuale delle persone-candidati.

Da parte dei media, il perché mi sfugge, viene rappresentata come simbolo della sinistra quando non è e non può appartenere. 

Per me ha preso di parola Nanni Moretti e dici solo qualcosa di sinistra prendendo spazi a chi è veramente di sinistra. 

A riguardo l'articolo, è sufficiente leggerlo per capire le ragioni del No al Referendum, ossia nessuno. C'è soltanto una bella pubblicità gratuita e qualche richiamo al Referendum.